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Vuol dire che non posso migliorare e sono destinato a morire balbuziente? No, affatto. Proviamo a fare chiarezza.


Gli studi sul DNA sono ancora in corso e molti potrebbero fare confusione rispetto alle notizie riguardanti la genetica. Proviamo a fare chiarezza. Il Dna non è altro che il nostro libretto di istruzioni. Il problema è che si tratta di un libretto scritto in codice, 4 lettere combinate dettano l’istruzione. Quindi è evidente che la cosa che conta è saper leggere questo codice. Gli scienziati stanno imparando a leggerlo per esempio confrontando il DNA di balbuzienti e cercando di capire se c’è qualcosa di simile tra loro. Solo così si può capire. Ma questo a cosa può servire? Il Dna, così come il libretto di istruzioni, serve solo a capire come usare la nostra vita. Non leggerai mai in un libretto di istruzioni: “dopo due anni di uso, questa lavatrice si autodistruggerà” piuttosto leggerai “non usare questa lavatrice con acqua estremamente ricca di calcare” oppure “usa le pastiglie anticalcare per evitare di rovinare il tuo elettrodomestico”.  Col Dna adesso non è così, ma si viaggia verso questo risultato che si chiama prevenzione. Lo studio del Dna, così come un libretto di istruzioni, dà informazioni riguardo la prevenzione e non la cura. Potrebbe essere utile alla chiarificazione del concetto conoscere la storia di uno scienziato americano che, estremizzando, ha fatto delle cose che fanno capire a cosa servono gli studi sul dna.

Francis Collins, dirige l’Nih, l’Istituto per la salute degli Stati Uniti, un giorno decide che è venuto il momento di far analizzare il suo Dna Di compagnie che offrono la possibilità di analizzare l’intero Dna ce ne saranno presto dappertutto e quello che ha fatto Collins lo faranno molti di noi. Fa avere un campione di sangue a tre diverse compagnie, quelle più affidabili. Il costo per l’analisi del DNA è molto diverso: la «23andMe» chiede 399 dollari, la «deCODE» 985 dollari e la «Navigenics» 2499 dollari. I risultati arrivano via web. Quando Collins li guarda, e lui è uno dei massimi esperti di genetica al mondo, scopre che le tre compagnie hanno lavorato bene. Ovviamente nulla a che vedere con la magia o la lettura del futuro da parte di maghi e ciarlatani ma delle indicazioni sul ventaglio di possibilità. Per le malattie più comuni Francis Collins rischia meno della maggior parte di noi, ma rischia un po’ di più di avere diabete e degenerazione maculare, una causa abbastanza comune di cecità, di cui aveva già sofferto un suo zio in età avanzata. Si tratta di previsioni che indicano gradi di probabilità, che non tengono conto della storia personale e tantomeno di quella della famiglia. E poi? Per Francis Collins è stato facile. Esercizio fisico e dieta per prevenire il diabete (e più pesce per limitare i danni della degenerazione maculare) e dato che lo studio del Dna suggeriva un rischio aumentato di glaucoma, ha deciso che si farà misurare ogni anno la pressione negli occhi. Tutte cose che avrebbe fatto comunque, forse. Ma un conto è seguire delle raccomandazioni generiche — più pesce, più frutta, più verdura, aspirina, tè verde, un po’ di vino rosso e ce n’è una nuova al giorno — un conto è fare le tre cose che sai potrebbero servire a te e farle con scrupolo.

“In definitiva gli studi sul Dna dei balbuzienti non hanno nulla a che vedere con l’ impossibilità di una correzione della balbuzie e non devono far paura a nessuno”- chiarisce Enzo Galazzo, fondatore di balbuzie-news.it, che specifica – “Questo tipo di ricerche lavorano semmai su quello che si chiama prevenzione primaria cioè su interventi volti a impedire l’insorgere del disturbo. Lo stesso vale per gli studi sui fattori di rischio, perché, lo sappiamo tutti “prevenire è meglio che curare”… come diceva un famoso spot”.

Fonte: Corriere.it

Approfondimenti su:
http://www.viveresenzabalbuzie.it
http://www.perlaparola.com

 


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