Guarda l'articolo su BALBUZIE-NEWS Channel

Scarica l'articolo in PDF

 


Vasco Rossi ha scritto: “non sei nessuno se non appari mai in tv”. La balbuzie in tv c’è arrivata e finalmente tutti sembrano, solo così, essersi accorti dello scomodo disturbo.


Ad accendere i dibattiti dappertutto sono i “balbuzienti liberati dal talento”, si è proprio così che vogliamo chiamarli. La balbuzie spesso costringe a stare dietro le quinte, a non mettersi in prima linea. Ma, a volte succede che il talento spezza le catene e diventa prioritario mettere davanti le abilità opacizzando la difficoltà di parola che diventa magicamente irrilevante.

In questi giorni al festival del cinema di Toronto non si parla altro che di un film sulla balbuzie di uno che le catene le ha spezzate ed è diventato Re d’Inghilterra: Giorgio VI. The King’s Speech dell’inglese Tom Hooper ha monopolizzato i giudizi positivi a Toronto, ha raccolto il maggiore oscar-buzz del festival, e ha il «sussurio» di giudizi positivi che circonda film passibili di nomination. King’s Speech ha gli ingredienti giusti per farcela: ambientazione storica, accento britannico, alto contenuto «emotivo» e happy ending. È la vera storia di re Giorgio VI d’Inghilterra, padre dell’attuale Elisabetta. Fatti storici accaduti alla vigilia della guerra nel 1937, che sono lo sfondo per la storia di Hooper che narra, più precisamente, la lotta del neomonarca per correggere un grave difetto di dizione che lo perseguitava sin dall’infanzia. Un problema reso assai grave dall’emergere della radio come strumento di comunicazione globale con la quale tanto eccellevano i nemici despoti. Per permettere al marito balbuziente di far fronte ai sudditi, oltre che a Hitler e Mussolini, la consorte, dopo aver esaurito i consiglieri di palazzo, si rivolge a un terapeuta del linguaggio australiano poco ortodosso.

Se questo è quanto accade al Festival di Toronto anche in Italia la balbuzie fa parlare dei suoi “ospiti”. Ad X-Factor, infatti, è approdato quest’anno Stefano Filipponi, cantante di indubbie doti canore, balbuziente. Dalla sua prima apparizione si parla del suo talento ma anche della sua balbuzie. Fa piacere avere ancora un esempio, come lo è Paolo Bonolis, di un balbuziente che buca lo schermo, un balbuziente che comunica. Da sottolineare con meno entusiasmo l’atteggiamento impreparato e di cattivo esempio dei giudici della trasmissione che si sono relazionati facendo apertamente riferimento alla balbuzie di Stefano in maniera pessima: interruzioni, pietismo, frasi come “respira profondamente”, insomma sembrava di assistere ad una lezione su tutto quello che non aiuta un balbuziente. Da un lato quindi l’esempio del balbuziente che fa un passo avanti verso la libertà e dall’altro il passo indietro dei giudici rispetto alla buona informazione.

Approfondimenti su:
http://www.viveresenzabalbuzie.it
http://www.perlaparola.com

 


BalbuzieNews.it consiglia anche questi articoli:

  • Contatto oculare e balbuzie
    Contatto oculare e balbuzie

      La balbuzie evoca reazioni fisiologiche in chi osserva e adesso uno studio analizza attentamente lo sguardo dell’osservatore Le persone che balbettano sono spesso coscienti che i loro sforzi nel pronunciare quella parola che non viene fuori evocano reazioni nei loro ascoltatori. La comunicazione viaggia attraverso le parole, i toni della voce ma anche attraverso gli sguardi. Un recentissimo...

  • Anche la balbuzie invecchia
    Anche la balbuzie invecchia

      Tra rughe e capelli bianchi la balbuzie si modifica e assume forme variabili. Si parla spesso della balbuzie infantile ma nessuno parla mai di chi, ad una veneranda età, si trova ancora alle prese con questo ostico problema. Dunque la balbuzie, in molti casi, accompagna una intera vita e subisce le trasformazioni in simbiosi con il balbuziente. All’età infantile è associata una balbuzie cosiddetta...

  • Public speaking per balbuzienti
    Public speaking per balbuzienti

      Scopriamo quali false credenze ha un balbuziente sull’idea del parlare in pubblico Sappiamo il motivo per cui abbiamo paura dei serpenti. Potrebbero avvolgersi attorno e stritolarti in pochi secondi oppure il loro veleno ucciderti ancor prima. Sappiamo il motivo per cui abbiamo paura dell’altezza. Si potrebbe cadere e spiaccicarsi sul marciapiede. Ma di parlare in pubblico? Perché è così...

  • Bonolis e la balbuzie
    Bonolis e la balbuzie

      Dalla balbuzie a Sanremo. Le luci del più famoso palcoscenico d’Italia illuminano un uomo che conosce bene la balbuzie All’ultimo Sanremo ha sfoggiato la stoffa del fuoriclasse come oratore e organizzatore. Magari qualche intoppo l’orecchio più fine l’avrà pure sentito ma le incespicate insieme alla sua sensibilità lo hanno fatto arrivare al pubblico un po’ più umano di quello che può...

  • Il discorso del Re: balbuzie e tecnologia ieri e oggi
    Il discorso del Re: balbuzie e tecnologia ieri e oggi

    La radio ai tempi del Re Giorgio VI e facebook ai nostri tempi, due contributi diversi alla comunicazione Dal 1987 le persone trascorrono meno tempo a parlare faccia a faccia. E’ arrivato il computer e spesso, quando facciamo “due chiacchiere”, è la tastiera a vibrare mentre le corde vocali rimangono a riposo per ore. La fa da padrone facebook, che in pochi anni ha conquistato oltre 17 milioni di italiani. Tra loro ovviamente...