Nel Bel Paese alcuni concorsi escludono chi malauguratamente balbetta da alcuni lavori pubblici
“La balbuzie non è una malattia” e questo è vero, “tanti balbuzienti sono diventati famosi anzi famosissimi per le loro doti in tantissimi campi” e questo è anche vero, “un balbuziente può diventare Presidente del Consiglio ma non può diventare vigile urbano”… in Italia questo è scandalosamente vero! La balbuzie è infatti causa di esclusione ben specificata in molti bandi di concorsi pubblici.
A Spoleto pochi mesi fa fu sollevata una polemica dal capogruppo dei Comunisti italiani, Giampiero Calabresi, che denunciava la discriminazione sui giornali. Si legge chiaro anche nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 28 novembre scorso per la selezione di 20 agenti di polizia municipale presso il comune di Messina dove tra le cause di esclusione insieme a gravissime malattie si legge testualmente “malformazione e malattie della bocca: disfonie e balbuzie”. Quindi il dubbio è: o la punteggiatura è errata o la balbuzie improvvisamente è diventata una malformazione o una malattia della bocca.
Se da un lato in Italia succede questo, all’estero la ricerca si preoccupa di capire se chi balbetta avverte il suo problema come un handicap nel lavoro . E’ di qualche anno fa infatti lo studio dell’ University of South Alabama su 232 giovani. Dai risultati si legge che il 70% dei ragazzi ha convenuto che la balbuzie diminuisce la possibilità di essere assunti o promossi. Più del 33% delle persone sono convinte che il “balbettare” interferisca con la loro prestazione lavorativa, e il 20% ha effettivamente rifiutato un posto di lavoro o una promozione a causa della loro balbuzie. I dati raccolti hanno anche indicato che gli uomini hanno maggiore tendenza a vedere la balbuzie come handicap rispetto alle donne.
Fonte: Gazzetta Ufficiale
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