Le donne sono le più colpite dalla “balbuzie fantasma”
Un apparente paradosso. Se è vero che un cieco certamente non vede o un sordo certamente non sente, non è altrettanto vero che un balbuziente certamente balbetta. Una “leggera” balbuzie può durare una intera vita e condizionare il modo di relazionarsi sebbene non rendendosi manifesta col classico Mi-Mi-mi chiamo Maria. “Mi trovo spesso a ricevere telefonate da balbuzienti che non balbettano e che mi raccontano con grande liberazione la loro prigione nascosta” -afferma Enzo Galazzo – e aggiunge ”tantissimi sono purtroppo i casi in cui una moglie non ha il coraggio di affrontare la questione col proprio marito”.
Basterebbe dire la frase “caro sono balbuziente” e tutto sarebbe sicuramente diverso, ma la paura è tanta. Dice Paola “ho paura, tanta paura di parlarne con mio marito perché non so come potrebbe reagire, ho paura di perderlo”. Così succede che un marito, ignaro dei retroscena, ad un esordio tentennante della moglie alla cena con amici reagisce con un sorriso inopportuno che alimenta quel sentimento di paura nell’affrontare il problema. Sono infatti le donne, secondo le stime raccolte dall’Associazione Vivere Senza Balbuzie le più colpite dalla “balbuzie fantasma”, in molti casi già madri quarantenni. Donne che si trovano ad affrontare da sole il loro problema che non potranno mai risolvere perché nascosto al mondo. Quasi sempre il momento più tragico in questi casi coincide con il diventare madri. Si pensa subito che il bambino potrebbe balbettare da un momento all’altro. Pensieri logoranti che la donna vive da sola compromettendo giorno dopo giorno la stima di se. In questi casi la soluzione è proprio quella di affrontare la vita e di smettere di fuggire. Un marito che ama non si stupirà affatto di una “confessione” di questo tipo; lo aiuterà piuttosto a capire la donna che ha scelto come compagna di vita e il rapporto ne risentirà positivamente. In fondo non è un luogo comune la frase “non è possibile amare qualcuno se non ami te stesso” L’unico pentimento sarà di non averlo fatto prima.
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