Ascolta l'articolo

Scarica l'articolo in PDF

 


L’ereditarietà della balbuzie al centro degli ultimi studi internazionali. Il punto della situazione su questa delicata questione.


balbuzie-news: balbuzie ereditariaLa balbuzie è ereditaria?” – oltre a essere la domanda che molti studiosi si stanno ponendo da tempo è anche la domanda più frequente che ci viene rivolta da chi contatta l’Associazione Vivere Senza Balbuzie.

Sono tantissimi i casi di balbuzie nello stesso nucleo familiare. Ad Hollywood è arrivata anche una di queste coppie di fratelli: Julia Roberts e suo fratello Eric che ha iniziato la carriera nel cinema proprio con una parte muta per questo motivo.

Stando alle ricerche attuali certe, diciamo che è più corretto parlare di predisposizione, quello che è ereditario non è la balbuzie ma il carattere emotivo e sensibile dell’individuo che predispone allo sviluppo di una parlata precaria.

Certamente ciò che è geneticamente trasmesso è il fattore ansia che rappresenta un terreno fertile per l’insorgere della balbuzie. Infatti sarà facile riscontrare tra genitori, uno particolarmente ansioso. Dai dati raccolti dall’Associazione “Vivere Senza Balbuzie” si è riscontrata statisticamente una familiarità della balbuzie, nel senso che se anche a largo raggio in famiglia c’è una persona che balbetta è più facile che la cosa si ripeta nei familiari o discendenti. Se a balbettare è uno dei genitori, si verifica più spesso che un figlio balbetti. Le ricerche hanno verificato maggiore probabilità nel caso genitore-figlio maschio, specie se si tratta della madre. Ciò non prova necessariamente che la balbuzie abbia un’origine genetica. Potrebbe anche insorgere il problema inizialmente a causa dell’ascolto ripetuto di un modello di comunicazione caratterizzato da interruzioni nella fonazione. Inoltre il genitore balbuziente, rappresenterà un modello anche a livello comportamentale. Come dire che un genitore ansioso trasmetterà la sua ansia anche al figlio in quanto ha tra le sue peculiarità anche modi di agire ansiosi.

In un nuovo studio svolto da alcuni ricercatori dell’University College e il King’s College di Londra sulla possibile origine genetica della balbuzie sono stati studiati bambini gemelli. E’ stato messo in evidenza come tra gemelli omozigoti ci sia una maggiore probabilità di sviluppo della balbuzie in entrambi se paragonati a coppie di gemelli eterozigoti. Ciò potrebbe portare ad una origine genetica, ma, a nostro parere, è ancora troppo poco per dimostrare che la balbuzie abbia a che fare con il DNA.

Approfondimenti su:
http://www.viveresenzabalbuzie.it
http://www.perlaparola.com

 

BalbuzieNews.it consiglia anche questi articoli:

  • La balbuzie e l’università
    La balbuzie e l’università

    Uno studio sulla balbuzie dimostra che quasi 7 docenti universitari su 10 (65%) hanno difficoltà nel rapportarsi al disturbo per la scarsa conoscenza. Quando si parla di balbuzie a scuola, si pensa subito ai bambini o agli adolescenti. A volte chi balbetta decide anche di lasciarsi condizionare al punto da abbandonare l’idea di proseguire gli studi fino all’università. Ma, fortunatamente non tutti i balbuzienti rinunciano...

  • Quando la balbuzie incontra la telecamera
    Quando la balbuzie incontra la telecamera

      Vasco Rossi ha scritto: “non sei nessuno se non appari mai in tv”. La balbuzie in tv c’è arrivata e finalmente tutti sembrano, solo così, essersi accorti dello scomodo disturbo. Ad accendere i dibattiti dappertutto sono i “balbuzienti liberati dal talento”, si è proprio così che vogliamo chiamarli. La balbuzie spesso costringe a stare dietro le quinte, a non mettersi in prima linea. Ma, a...

  • Prof. non è così che mi aiuti!
    Prof. non è così che mi aiuti!

    Un racconto di Enzo Galazzo tratto dall'esperienza vera di una ragazza calabrese fa luce sul dialogo interno dell'alunno balbuziente. “Ma non sai leggere! Che vieni a fare a scuola? Leggi bene… altrimenti non sei adatta a frequentare questa scuola! Tantomeno la mia classe!” Erano trascorsi molti giorni da quelle parole, ma Francesca (la chiameremo così) non riusciva a dileguarle dalla sua mente. Quel professore, da lei tanto...

  • Il discorso del Re: balbuzie e tecnologia ieri e oggi
    Il discorso del Re: balbuzie e tecnologia ieri e oggi

    La radio ai tempi del Re Giorgio VI e facebook ai nostri tempi, due contributi diversi alla comunicazione Dal 1987 le persone trascorrono meno tempo a parlare faccia a faccia. E’ arrivato il computer e spesso, quando facciamo “due chiacchiere”, è la tastiera a vibrare mentre le corde vocali rimangono a riposo per ore. La fa da padrone facebook, che in pochi anni ha conquistato oltre 17 milioni di italiani. Tra loro ovviamente...

  • Il discorso del Re: un film che aiuta a conoscere
    Il discorso del Re: un film che aiuta a conoscere

    La sensibilità del balbuziente, lo scetticismo nei confronti di una soluzione, la valutazione di una strada che porta alla soluzione solo dopo una sonora sconfitta. Questi alcuni punti toccati dal film “Il discorso del Re”. E’ infatti dopo il clamoroso blocco nel discorso al Wembley Stadium del duca di York, solo dopo Re d’Inghilterra, che la moglie, impeccabile donna che ama incondizionatamente, si mette alla ricerca...