Ascolta l'articolo

Scarica l'articolo in PDF

 


Mio figlio di quattro anni e mezzo balbetta da 5 mesi, cosa posso fare? Ho notato che è successo da quando è nata una sorellina



Il prof. Galazzo risponde:
Ogni persona comunica e non è possibile non comunicare. Anche solo con uno sguardo possiamo comunicare il nostro stato d’animo. Comunicare vuol dire anche ascoltare con attenzione, non solo proferire parole. Suo figlio ha visto probabilmente (non dico che sia una cosa reale ma almeno lui avrà percepito questo) l’attenzione spostarsi da un’altra parte o ha temuto che ciò si verificasse già alla vista del pancione.

E’ possibile che ciò sia anche avvenuto, nel senso che gli sguardi che prima erano tutti dedicati a lui da quel momento sono stati divisi in due direzioni. Non è semplice (e io la capisco) gestire al meglio situazioni così delicate.

Una soluzione in questi casi è quella di fare in modo che i due bambini abbiano attenzioni equipartite, per esempio, quando lei allatta, suo marito potrebbe giocare con suo figlio e ancora, quando suo marito gioca col più piccolo lei riempie di coccole il più grande. Sa, a volte non ci vuole una soluzione preconfezionata come un corso, bensì una correzione di alcuni comportamenti e tutto si sistema (lei è ancora in tempo per rimediare).
Altra cosa importante è non far pesare al bambino che ha questo problema perché sentendo parole come “lui parla male o lui è timido” potrebbe auto-etichettarsi e comportarsi quindi in modo coerente a quello che ha sentito dire ad un genitore.



Lui ha bisogno solo di essere ascoltato e di capire che è importante come lo era prima dell’arrivo del bebè. Ascoltare vuol dire non giudicare, nemmeno con lo sguardo. Lo ascolti cercando di non pensare a come sta parlando ma a quello che vuole dire. Ci pensi non è poi così strano…quando anche lei parla in pubblico e non ha sguardi che le sorridono o che annuiscono, diventa tutto più difficile….

Approfondimenti su:
http://www.viveresenzabalbuzie.it
http://www.perlaparola.com

 

BalbuzieNews.it consiglia anche questi articoli:

  • Il ciuccio: un fattore di rischio per la balbuzie
    Il ciuccio: un fattore di rischio per la balbuzie

      Nuove indicazioni sui fattori di rischio aprono la strada alla prevenzione della balbuzie Se usa il ciuccio o succhia il dito oltre i tre anni ha una probabilità tre volte superiore di sviluppare difficoltà nel linguaggio futuro rispetto ai suoi coetanei che non hanno la stessa abitudine. E’ uno studio dell’Università di Washington a rivelarlo in un articolo sulla prestigiosa rivista BMC...

  • Balbuzie e Ritmo nei bambini
    Balbuzie e Ritmo nei bambini

      I bambini che balbettano hanno una incapacità nel tenere il ritmo E’ quanto emerge da una ricerca recentissima condotta alla Purdue University negli Stati Uniti (Olander, Smith et al. 2010). La ricerca è stata condotta su 17 bambini balbuzienti e su 13 non balbuzienti (controllo). I bambini dovevano battere le mani a tempo prima insieme ad un metronomo con battiti ad intervalli di poco più di...

  • Ricercatori scoprono primi geni della balbuzie
    Ricercatori scoprono primi geni della balbuzie

    Le ricerche suggeriscono che, in alcuni casi, potrebbe in realtà essere un disturbo ereditario Dal 17 al 21 febbraio si è svolto a Washinton il meeting organizzato dalla fondazione AAAS (the American Association for the Advancement of Science). Un gruppo di ricercatori del National Institutes of Health degli Stati Uniti ha presentato in questa occasione i risultati delle ultime ricerche sulla balbuzie. Si sono avvicinati al...

  • Balbuzie infantile: il nocciolo è in famiglia
    Balbuzie infantile: il nocciolo è in famiglia

      La famiglia dei bambini balbuzienti mostra un indice di salute basso alla luce di una nuova ricerca Uno studio effettuato in Serbia ha analizzato le famiglie in cui vivono i bambini che balbettano e ne ha misurato lo stato di salute. Oggetto dello studio 79 famiglie, 39 delle quali in cui era presente un bambino balbuziente di età compresa tra i 3 e i 6 anni e 40 famiglie con bambini senza nessun disturbo. La...

  • Balbuzie: Guida Gratuita per insegnanti
    Balbuzie: Guida Gratuita per insegnanti

    Arriva online la guida contenente tutti i consigli utili che bisogna sapere se sei un insegnante Le scuole di specializzazione per insegnanti non prevedono una preparazione né blanda né approfondita su come affrontare la balbuzie in classe. Ma la balbuzie in classe c’è. L’Associazione Vivere Senza Balbuzie ha analizzato un campione di 30 studenti balbuzienti ponendo ad ognuno di loro una domanda: "in quale situazione sei...