Mio figlio di quattro anni e mezzo balbetta da 5 mesi, cosa posso fare? Ho notato che è successo da quando è nata una sorellina
Il prof. Galazzo risponde:
Ogni persona comunica e non è possibile non comunicare. Anche solo con uno sguardo possiamo comunicare il nostro stato d’animo. Comunicare vuol dire anche ascoltare con attenzione, non solo proferire parole. Suo figlio ha visto probabilmente (non dico che sia una cosa reale ma almeno lui avrà percepito questo) l’attenzione spostarsi da un’altra parte o ha temuto che ciò si verificasse già alla vista del pancione.
E’ possibile che ciò sia anche avvenuto, nel senso che gli sguardi che prima erano tutti dedicati a lui da quel momento sono stati divisi in due direzioni. Non è semplice (e io la capisco) gestire al meglio situazioni così delicate.
Una soluzione in questi casi è quella di fare in modo che i due bambini abbiano attenzioni equipartite, per esempio, quando lei allatta, suo marito potrebbe giocare con suo figlio e ancora, quando suo marito gioca col più piccolo lei riempie di coccole il più grande. Sa, a volte non ci vuole una soluzione preconfezionata come un corso, bensì una correzione di alcuni comportamenti e tutto si sistema (lei è ancora in tempo per rimediare).
Altra cosa importante è non far pesare al bambino che ha questo problema perché sentendo parole come “lui parla male o lui è timido” potrebbe auto-etichettarsi e comportarsi quindi in modo coerente a quello che ha sentito dire ad un genitore.
Lui ha bisogno solo di essere ascoltato e di capire che è importante come lo era prima dell’arrivo del bebè. Ascoltare vuol dire non giudicare, nemmeno con lo sguardo. Lo ascolti cercando di non pensare a come sta parlando ma a quello che vuole dire. Ci pensi non è poi così strano…quando anche lei parla in pubblico e non ha sguardi che le sorridono o che annuiscono, diventa tutto più difficile….
Approfondimenti su:
http://www.viveresenzabalbuzie.it
http://www.perlaparola.com
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ottobre 31st, 2008 at 19:30
Ma la balbuzie può essere ereditata da uno dei genitori o comunque da parenti?
novembre 3rd, 2008 at 18:12
Ciao.
La tua è una domanda che molti si pongono.
Visto l’interesse dell’argomento, verrà a breve pubblicato un articolo sul blog.
A presto!
novembre 29th, 2008 at 23:05
ciao a tutti….ho una bimba di quasi 4 anni ,ke oramai da quasi 2 anni balbetta tra alti e bassi.dopo 1mese la portai dal pediatra ke mi disse e´una fase,aspettiamo;poi dopo 6 mesi rifeci lo stesso percorso e la risposta fu uguale ,ma stavolta decisi x una visita dal neuropsichiatra,cosi ´la mia piccola a 2anni e 8mesi ha fatto la sua prima kiakkierata col neuro,ke mi disse ke era tutt´ok e la piccola non soffriva d´ansie.ad aprile 2008 sono ritornata dal pediatra xke´x me questa fase e´un po´troppo lunga,ma sempre la solita risposta.ora siamo a novembre e ho portato mia figlia da 2 logopedisti,il primo mi ha detto ke la balbuzia di mia figlia e´´seria e´gia´”avanti”,mia figlia quando inizia a parlare e durante ,x lo sforzo ke fa nel buttar furi la frase kiude gli okki,la seconda logopedista mi ha detto ke l problema c´e´ma non devo farmi troppe preoccupazioni,anke xke´noi viviamo all´estero e mia figlia convive col bilinguismo da 1 anno,da quando e´iniziato l´asilo, xo´il problema l´ha avuto prima.ora mi ,vi kiedo una terapia logopedica a 4 anni va bene farla?e in ke cosa dovrebbe consistere questa terapia?il primo la faceva giocare insieme a me e lui riprendendola con telecamere,la seconda vuole approcciare la terapia co mia figlia giocando ma senza la mamma e senza riprese.non so …son molto negativa ,ho letto tanto di questo problema e ………kiedo a voi …mia figlia deve fare terapia in italiano xke´l´altra lingua non la conosce bene e poi dice di non volerla parlare ma poi durante la terapia mista ,bilingua ,lo fa!!! voi mi consigliate di vedere anke uno psicologo?dei 2 logopedisti ke ho visitato,uno mi fa di no ,l´altra forse si……e un foniatra?grazie a ki rispondera´………….
novembre 30th, 2008 at 10:16
Ciao!
Prima di tutto c’è da dire che a 4 anni è un po’ presto per andare in terapia classica per la balbuzie. In questi casi è più indicato un parent training, ovvero delle sedute rivolte ai genitori che dovranno apprendere i comportamenti più adatti per evitare che il problema possa diventare cronico.
Per comprendere il livello di balbuzie e se è avvenuta già una cronicizzazione o coinvolgimento dello stato emotivo, bisogna vedere se la balbuzie è accompagnata da sforzi muscolari o sincinesie (tic).
La logopedista potrebbe essere indicata nel caso in cui il bambino abbia problemi associati, come ritardo del linguaggio o dislalie di altro tipo.
Il discorso del bilinguismo potrebbe solo essere un fattore di rischio (puoi vedere l’articolo http://balbuzie-news.blogspot.com/2008/11/bimbi-bilingue-pi-inclini-alla-balbuzie.html), come ad esempio potrebbe anche esserlo l’ansia in famiglia. Parlare in due lingue può richiedere uno sforzo linguistico per il bambino al di sopra delle proprie possibilità e magari essere un fattore di stress, ma non una causa della balbuzie. L’ansia, specialmente se della madre, può invece essere uno dei motivi scatenanti.
novembre 30th, 2008 at 11:23
Ciao. La seconda logopedista a cui ci siamo rivolti xke´´piu´vicina e bilingua,vuole intrapendere la terapia con la mia bimba giocando e passando 45min.a settimana solo con lei,genitori esclusi.La mia piccola e ´,una bimba di quasi 4 anni normalissima con nessun altro problema di linguaggio o cose simili,solo disfemia,cosi´si kiama anke la balbuzia vero?vispa ,allegra,parla tanto …….dolce e anke molto sensibile.Per cronicizzazzione intendi un coinvolgimento dello stato emotivo?cioe´le 2 cose sono la stessa cosa piu´o meno?Il primo logopedista ke abbiamo consultato ci ha detto ke la balbuzia e´gia´grave (gia´cronica)avendo mia figlia un tic agli occhi(che chiude quando si sforza nel buttar fuori la parola),ci disse ke lo fa xke´lei ormai si e´accorta del suo problema e consciamente o non, lo fa xke´si nasconde dagli altri…..;gli ho kiesto se era necessario uno psicologo ma mi disse di no,mentre la logopedista attuale ci ha detto che si vedra´piu´avanti.Quindi se ormai la mia piccola ha balbuzia conclamata con tic e non ha nessun altro tipo di problemi di linguaggio ,se non e´adatto ora un intervento logopedico COSA DEVO FARE?A CHI MI RIVOLGO?puo´uscire la mia piccola da questo circolo vizioso ?i TIC vanno via o andra´sempre peggio?.Forse hai ragione x quanto riguarda la mia ansia,ma io in generale ,non sono affatto un tipo ansioso,ora vabbe´….lo sono x la mia bimba ma cerco di non farglielo notare …anzi ……parlo tanto con lei e “viviamo”….poi non so magari sbaglio lo stesso!!!!……….sono mamma……cmq ti ringrazio tanto ,solo il fatto di leggere questa risposta mi do´forza…………..GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!!
novembre 30th, 2008 at 16:21
Gentile signora,
premetto che concordo con quanto detto da Astrovic.
Aggiungo sul bilinguismo: Si parla di debole fattore di rischio. Il problema nasce nel momento in cui l’apprendimento del linguaggio in entrambe le lingue avviene contemporaneamente. Il bambino si trova infatti a avere due risultati per ogni parola e questo potrebbe portare all’inceppo. E’ solo un fattore di rischio, tra l’altro ancora oggetto di ricerche statistiche in ambito internazionale. E’ preferibile per questo inserire la seconda lingua al livello della scuola elementare (5-6 anni). Nel suo caso la cosa è avvenuta in contemporanea e da quel che ho capito la bambina rifiuta di parlare una lingua ma non col logopedista. La cosa potrebbe avere un motivo che varrebbe la pena indagare magari parlandone con uno psicologo. Come terapia a quell’età si fa parent training come già detto bene da Astrovic. Comunque una eventuale terapia deve essere improntata sull’aspetto ludico della comunicazione. Tutto è da consigliare ammettendo di trovare il professionista preparato che sappia farlo bene.
Sicuramente la cosa che noto da quanto racconta è un fortissimo fattore di rischio per la cronicizzazione dovuto alla sua ansia. Già il portarla presso 2 logopedisti, uno psicologo, un neuropsichiatra a 2 anni o poco più è un tantino esagerato. Tenga conto che la sua bimba assorbe l’ansia anche se lei cerca di nasconderla, i bambini sono come delle spugne emotive.
Per cronicizzazione intendo la permanenza del problema accompagnata dal coinvolgimento di altri fattori insieme a quello fonico. Le spiego con una metafora: l’ansia del bambino collegata al linguaggio, influisce come una zavorra, un peso, quindi l’impronta lasciata è più incisiva sulla persona se c’è l’ansia ad accompagnare i blocchi. Nel discorso dei tic sulla motivazione data dal logopedista non sono d’accordo. Non lo fa per nascondere la balbuzie ma piuttosto è quello che si chiama rinforzo secondario. Il tic la aiuta a far uscire quella parola quindi inconsciamente si opererà un rinforzo di quel comportamento che ha generato subito dopo l’abbassamento della tensione. Il rinforzo può venir estinto quindi nella misura in cui la situazione stimolo cessi. Tanto è vero che in trattamento io li elimino immediatamente quindi posso dirle con cognizione di causa che si eliminano (io stesso ne avevo tantissimi). Secondo Azrin e Nunn (1973) il tic è mantenuto anche dal rinforzo sociale costituito dall’attenzione da parte degli altri quindi è da evitare la sottolineatura da parte di qualcuno.
dicembre 1st, 2008 at 00:31
Ciao.
Ringrazio profondamente il prof.Galazzo x aver subito risposto …..ho letto voracemente la sua risposta e “concordo” con lei e con Astrovic sul fatto del bilinguismo, anche xke´la mia bimba aveva gia´iniziato a balbettare prima di essere inserita in asilo e quindi prima di venire a contatto costantemente con il tedesco; ma questa era un´ipotesi ke mi hanno fatto entrambi i logopedisti. Un po´, tanto, in ansia ammetto di esserlo e dopo quello ke mi ha scritto lei, prof.Galazzo cerchero´la quiete piu´assoluta; x quanto riguarda il fatto di averla portata da 2 logopedisti e´tutto dovuto al motivo ke, dovendo farle fare la terapia in lingua madre ho cercato in internet logopedisti italiani qui in germania e il primo ke ho trovato era a 200km da casa, poi in seguito ne ho trovata un´altra, tedesca ke parla italiano, ma essendo a soli 40km da casa ho “dovuto cambiare”……e quindi farne conoscere una seconda a mia figlia. Sicuramente seguirò il suo consiglio,cioè quello di “investigare” tramite psicologo x quanto riguarda il rifiuto di mia figlia a parlare il tedesco; ma le kiedo…. cosa significa ke la terapia deve essere improntata sull´aspetto lucido della comuniazione?
…. ammesso ke trovi il professionista serio, il logopedista, ke sappia farlo? Il “problema” è ke qua in germania non ho molta scelta fra logopedisti ke possano parlare l´italiano! Devo accontentarmi!!!! Ho capito bene anke il suo concetto di ansia e zavorra, peso x il bimbo/a ke la vive la percepisce e quindi, torno a ripeterlo, mi impegnerò x il quieto vivere e gioia di vivere. La ringrazio x avermi “spronata” verso la mia crociata al vittimismo: “xkè a mia figlia? come vivrà?” e ce la metterò tutta a vivere in positivo; se potessi verrei da lei x farle conoscere il mio angelo………..ma non posso e qua ho poco da scegliere………ora xò le kiedo avendo la disponibilità di poki logopedisti ke parlino italiano ke faccio? non posso andare da loro e dire …:dovete intervenire cosi´cosi´e colà, potrebbero dirmi: se la faccia lei da sola! quindi a cosa devo aggrapparmi? ki devo consultare x una diagnosi se ancora ne serve una e x una terapia? praticamente cosa dovrei fare? trasferirmi in italia….non posso….ho un´altra bimba ke va a scuola …. lei pensa ke dovrei smettere col logopedista, e non fare nulla, vivere nella più totale serenità fino ai 6/7 anni e poi se la cosa e ´andata avanti, intervenire con la logopedia, magari in tedesco?!!! mi consiglia una visita dal foniatra? a Natale sono giù in Italia e vorrei………..non so………….cmq ……..la ringrazio di cuore x il suo interessamento e ringrazio nuovamente Astrovic.
dicembre 1st, 2008 at 09:21
Ciao volevo precisare ancora un ´altra cosa x quanto riguarda la cronicizzazzione dovuta all´ansia e il tic di mia figlia.Mia figlia il tic ce l´ha da 8/9mesi o ´poco piu´,piu´o meno evidente dipende dai momenti ,anke se in questi ultimi 2 mesi lo vedo sempre li´in agguato;cmq a lei le e´venuto qualke mese dopo la visita dal neuropsikiatra e io in quel periodo riguardo all´ansia per il suo balbettare,non penso ke ne avevo,anzi tutt´altro, anke xke´dopo la diagnosi del neuro mi ero tranquillizzata pensando ke questa fase “fisiologica” sarebbe prima o poi andata via.Ora e´1 mese ke ho avuto la”certezza”con quello ke mi hanno detto i 2logopedisti ke mia figlia balbetta ,vabbe´gia´lo sapevo,ma ke non e´la fase passeggera ke 1 po´tutti mi dicevano…..vabbene quindi ke mia figlia e i bimbi assorbono l´ansia dei grandi ma qui ,in questo caso e ´diverso penso ……………………………forse andando da uno psicologo potremmo anke capire se c´e´qualke altra cosa ke in lei “non va”………….?!!!!!grazie
dicembre 1st, 2008 at 17:09
Cara signora,
per aspetto ludico intendo, in breve, impostato sul gioco, d’altronde così come avevate cominciato a fare con le logopediste.
Lei dice che la logopedista potrebbe infastidirsi alle sue competenze acquisite sulla balbuzie? beh, è vero ma lei si sta solo informando in modo che possa così scegliere la strada giusta magari sulla base delle notizie apprese. Mi sembra giusto trattandosi di sua figlia.
Non si scoraggi e cerchi un professionista che sappia mettere in atto una terapia per bambini.Si trova in Germania e comprendo i suoi problemi ma quello che ci vuole è quello, il resto può essere peggiorativo. I miei, visto il mezzo e la distanza, possono solo essere esclusivamente consigli. Si rivolga a chi si occupa di balbuzie in Germania, magari ci sarà una Associazione valida che possa vedere sua figlia e indirizzarla meglio.
dicembre 1st, 2008 at 23:21
La ringrazio infinitamente x i suoi consigli e per il suo sostegno……..ho appena fatto un”giro “in rete in cerca di associazioni e ne ho trovata una “seria” dove ho potuto cecare anke logopedisti in lingua madre……ho trovato anke i nomi dei 2 da cui siamo gia´stati…..e molti altri ,la piu´vicina e´ quest´ultima ke pero´ha come specializzazione “solo”quella del disturbo lel linguaggio ,aphasie e dysphasie,mentre il primo e´anke un pedagogo ,ha specializzazioni in balbuzia nei bimbi,fa terapie con bimbi piccoli(Zollinger)la definiscono e disturbi del linguaggio eccetera ecc…..si vabbe´lei potra´dirmi…cosa fa sceglie in base alla specializzazione,al foglietto di carta!?…….bhe´ mi sa di si!!!poi le faro´sapere quale dei 2anke xké´ora siamo fermi e iniziamo dopo le ferie di natale……cmq ho letto ke lei fa corsi estivi,anke in agosto……ma lei si occupa anke di bimbi piccoli come la mia?xke´io cmq volendo…..potrei venire da lei……x mia figlia faro´qualsiasi cosa, naturalmente ke abbia senso(niente santoni o cose simili)…..ho una domanda da porle:mi consiglia di vedere anke un foniatra?vorrei una diagnosi fatta non da un logopedista ma da un medico,kesso´piu´esperto,non voglio offendere nessuno,solo la mia ultima “spiaggia”di mamma ecco…..la ringrazio sentitamente ……e ringrazio ancora Astrovic x la sua disponibilita´…………
dicembre 2nd, 2008 at 13:55
Non discuto assolutamente il voler cercare il meglio per sua figlia, farei lo stesso anche io. L’unica cosa è che non si deve fermare al titolo ma a cosa fa questo specialista: quanti casi ha risolto, chi ne parla bene, ect. I miei sono solo consigli, poi lei agisca secondo coscienza. Io sono estremamente pratico, prima di tutto il risultato e poi possiamo parlare quanto vogliamo delle cause e di tutto il resto. Io attualmente non faccio corsi per i bambini sotto gli otto anni di età. In quel caso l’impostazione deve essere diversa e io al momento non ho il tempo per fare anche questo. E’ comunque un mio obiettivo fare qualcosa in questo senso, ci segua magari cambierà qualcosa, qui è tutto in progressione.
Ovviamente non attenda me, non sono l’unica persona seria di questo pianeta come lei può immaginare(-:
Il foniatra così come qualunque altra figura professionale , a mio parere è utile se ha esperienza in questo campo… ma non penso proprio per la terapia.
La saluto e la invito a farci sapere o da qui o via email gli sviluppi.
Le auguro il meglio.
dicembre 2nd, 2008 at 17:12
Lei a perfettamente ragione …..il problema e ke come faccio a sapere qual´e´il migliore?provero´ a sentire cosa dicono quelli dell´associazione x la balbuzia qui in germania.In quel sito trovi tutti i logopedisti possibili e immaginabili,quindi kiedero´a loro di farmi un nominativo di qualcuno conosciuto x il proprio lavoro e risultati piu´vicino a casa mia e non qualcuno vicino e basta!!!!!meglio di cosi´non posso…….il resto lo fara´íl tempo e Dio!!!peccato ke lei non faccia corsi x bimbi cosi´piccoli ,daro´sempre un´okkiata al suo sito e cmq spero ke x gli otto anni di mia figlia il tutto sia gia´passato da 1 pezzo!!!!voglio vedere il foniatra solo x una ennesima diagnosi…non x altro,e sono gia´alla ricerca di qualcuno valido giu´a salerno.la ringrazio infinitamente x il suo sostegno e x i suoi “speciali”consigli.la terro´informata.GRAZIE di TUTTO.
aprile 27th, 2009 at 20:32
ho letto con molto interesse la vostra conversazione, e volevo peciò portare la mi personale esperienza. io sono balbuziente…anche se in pochi se ne accorgono e purtroppo non ho mai avuto i miei genitori che mi abbiano aiutato a superare completamente questo problema. Ho vissuto il periodo post-matrimonio come un incubo…col pensiero fisso che eventuali figli avrebbero potuto ereditare il mio problema….ed in effetti il secondo figlio Tobia all’età di 20 mesi inizia a balbettare…e mi viene quasi la depressione…per fortuna però ho avuto la forza di parlare con le maestre dell’asilo nido le quali mi consigliano di fare come lessi nel vostro sito….cioè fare finta di niente, non fare faccie strane o cercare di aiutarlo nel parlare e soprattutto dare tanto amore, accarezzarlo e coccolarlo. In effetti nel giro di qualche mese la balbuzie è scomparsa. C’è da dire anche che stavamo in quel frangente vivendo un’esperienza di malattia con la nonna che poi verrà a mancare proprio nello stesso anno. Come dice u
il professore i bambini sono delle spugne e assorbono tutte le tensioni dei genitori e del’ambiente circostante. Con affetto Livio
giugno 3rd, 2009 at 10:25
ciao a tutti,
sono la mamma di Greta una bimba di 7 anni compiuti ad aprile. mia figlia da quando aveva 3 anni e mezzo circa ha iniziato a balbettare, a ripetere solo l’inizio della frase, ma per periodi di circa un mese una sola volta all’anno. adesso è d circa 2 settimane che gli è ritornato e poverina si innervosisce e sbatte i piedi. volevo sapere se devo preoccuparmi o se posso stare tranquilla visto che le altre volte che glòi è successo è passata da sola. grazie
giugno 3rd, 2009 at 11:27
Ciao Marina.
La balbuzie, specialmente nei bambini, può manifestarsi periodicamente. Una recente ricerca ha messo in evidenza che nell’8.5% dei bambini vi sono delle fasi in cui compare il disturbo , ma che in buona parte di questi la balbuzie si risolve spontaneamente, senza bisogno di alcun intervento specifico.
Questo non vuol dire che bisogna stare tranquilli, tanto meno bisogna allarmarsi troppo. E’ fondamentale, specialmente per i bambini, cercare di non far pesare questi episodi di balbuzie, dunque cercare di reagire in modo adeguato di fronte ai loro blocchi.
A 7 anni i bambini possono comincare già ad avere consapevolezza della loro balbuzie perchè sperimentano il confronto con gli altri ed è proprio la reazione degli altri, di fornte agli episodi in cui avvengono i blocchi, che fa percepire al bambino la balbuzie come un limite (abbiamo già affrontato il discorso nell’articolo http://www.balbuzie-news.it/2009/05/ma-io-balbetto.html )
Sbattere i piedi è una delle sincinesie che si usano per cercare di superare il blocco. Quando la sua bambina si innervosisce deve cercare di calmarla non richiamando l’attenzione sul suo modo di parlare o sul suo modo di reagire a causa del blocco, ma parlandole in modo pacato, sereno e tranquillo e, possibilmente, moderando anche la velocità della voce. Bisogna fare in modo che si senta a proprio agio quando parla, anche se si manifestano dei blocchi, altrimenti si generano pian piano vissuti di ansia che col tempo possono portare il disturbo ad una forma più persistente.
Per avere altre informazioni e rivolgere direttamnete delle domande alla redazione o al prof. Enzo Galazzo può consultare il forum http://www.balbuzie-news.it/forum