Guarda l'articolo su BALBUZIE-NEWS ChannelScarica l'articolo in PDF

Un racconto di Enzo Galazzo tratto dall’esperienza vera di una ragazza calabrese fa luce sul dialogo interno dell’alunno balbuziente.


BALBUZIE NEWS - Prof. non è così che mi aiuti!Ma non sai leggere! Che vieni a fare a scuola? Leggi bene… altrimenti non sei adatta a frequentare questa scuola! Tantomeno la mia classe!

Erano trascorsi molti giorni da quelle parole, ma Francesca (la chiameremo così) non riusciva a dileguarle dalla sua mente. Quel professore, da lei tanto stimato, le aveva pronunciate crudelmente, sembrava quasi la stesse aspettando, quel giorno, solo per farla leggere, e poter così farla inceppare nel parlare per liberare quella frase che da tempo si era preparato.

Solo il suono della campana che annunciava la ricreazione aveva avuto il potere di interrompere quel soliloquio sulla sua capacità o meno di parlare.

Francesca avrebbe voluto ribattere al suo professore, avrebbe voluto dirgli che lei anche se a volte non balbetta, ha ugualmente un problema di balbuzie… nessun balbuziente balbetta sempre, la balbuzie è ciclica.

Caro professore”, avrebbe voluto dirgli, “L’inceppo è solo la parte che si vede della balbuzie, ma il vero problema che alimenta e sostiene la balbuzie è quello che non si vede. E’ il silenzio la forma più grave di balbuzie.

L’aveva immaginata e ripetuta mille volte quella risposta, ma adesso, il suono di ciò che avrebbe voluto dirgli, si confondeva con il rumore cittadino di quel giorno di vacanza. E cercava una risposta.

Ci pensi bene, professore, se le capitasse davanti una persona che non parla molto e quel poco che dice lo dice anche velocemente, lei la identificherebbe come balbuziente? Io dico di no…

Quanto avrebbe voluto dirglielo…

E quanta ragione aveva Francesca! Molti balbuzienti, infatti, riescono a fingere di essere normoloquenti nella maggior parte dei casi. Voi direste che se chi balbetta è balbuziente, è anche vero che chi non balbetta non è balbuziente. Quest’ultima affermazione non è sempre vera!

Perché questo mio stimatissimo professore di biologia”, continuava a chiedersi Francesca, “sembra infastidirsi della mia balbuzie e mi mette così a disagio?

Adesso, per paura di quel disagio, Francesca si rifiuta di leggere in classe ed evita le interrogazioni, anche se è preparatissima. Buon per lei che è una ragazza molto simpatica e aperta e anche se ha questo problema è molto socievole. Ha 16 anni, e molte volte neanche fa caso al fatto che balbetta. Fin ora non era mai capitato che qualcuno la prendesse in giro.

La spiegazione di quel gesto l’ha trovata tra se e se: quel professore di biologia aveva paura del problema balbuzie, come si ha paura di tutto ciò che non si conosce.

L’unico modo in cui per lui andava affrontato quel problema era prendere di petto la persona, scuoterla, far si che si rendesse conto della sua balbuzie e che corresse ai ripari. Subito. Non è stata completamente colpa sua, ma del suo modo sbagliato di affrontare il problema. Non era stato preparato a questo.

Adesso, a distanza di giorni e giorni, Francesca lo ha capito: quella è stata la svolta che le ha schiuso le porte per affrontare la sua piccola balbuzie. Ma non esiste solo Francesca.

Come Francesca c’è Pietro, c’è Gianni, c’è Matteo, c’è Tiziana… e magari non tutti reagirebbero come ha reagito lei. Non tutti, dopo essere stati trattati in quel modo, avrebbero il coraggio di rimboccarsi le maniche e affrontare a viso aperto il problema. Si vuole rischiare di tarpare le ali a ragazzi che chiedono solo di spiccare il volo?

Mio caro professore, nobile è stato il tuo intento con quel rimprovero… brusco, invece, insensibile e fuori luogo il modo in cui lo hai attuato.

Francesca, forse, un giorno ti ringrazierà… ma non adesso!

 

Approfondimenti su:
http://www.VivereSenzaBalbuzie.it
http://www.PerLaParola.com
http://www.facebook.com/BalbuzieNews

 


BalbuzieNews.it consiglia anche questi articoli:

  • La balbuzie e l’università
    La balbuzie e l’università

    Uno studio sulla balbuzie dimostra che quasi 7 docenti universitari su 10 (65%) hanno difficoltà nel rapportarsi al disturbo per la scarsa conoscenza. Quando si parla di balbuzie a scuola, si pensa subito ai bambini o agli adolescenti. A volte chi balbetta decide anche di lasciarsi condizionare al punto da abbandonare l’idea di proseguire gli studi fino all’università. Ma, fortunatamente non tutti i balbuzienti rinunciano...

  • Ansia, quanto male mi fai?
    Ansia, quanto male mi fai?

      Ansia e balbuzie un binomio indissolubile al centro di alcuni studi internazionali Nessuno direbbe mai che Fiorello è una persona ansiosa. Non lo direste voi, ma è lui stesso a confessarlo ai microfoni di una giornalista durante un’intervista a “La storia siamo noi”. Infatti alla domanda “sei ansioso?” – risponde - “Ammazza! Ho sempre timore di salire sul palco, ma sono riuscito a domare la...

  • Bruce Willis e la balbuzie
    Bruce Willis e la balbuzie

      Lo conosciamo come attore di Hollywood ma non tutti sanno che dietro c’è una sofferenza con la balbuzie per i primi 20 anni della sua vita “Avevo forti difficoltà a parlare. Ci mettevo tre minuti per completare una frase. E’ veramente schiacciante voler esprimere se stessi, voler essere ascoltati e non averne la possibilità. Mi faceva paura. Quando interpretai un’altra persona, in un ruolo, la...

  • A cosa serve sapere se un gene è implicato nella balbuzie?
    A cosa serve sapere se un gene è implicato nella balbuzie?

      Vuol dire che non posso migliorare e sono destinato a morire balbuziente? No, affatto. Proviamo a fare chiarezza. Gli studi sul DNA sono ancora in corso e molti potrebbero fare confusione rispetto alle notizie riguardanti la genetica. Proviamo a fare chiarezza. Il Dna non è altro che il nostro libretto di istruzioni. Il problema è che si tratta di un libretto scritto in codice, 4 lettere combinate...

  • Il discorso del Re: balbuzie e tecnologia ieri e oggi
    Il discorso del Re: balbuzie e tecnologia ieri e oggi

    La radio ai tempi del Re Giorgio VI e facebook ai nostri tempi, due contributi diversi alla comunicazione Dal 1987 le persone trascorrono meno tempo a parlare faccia a faccia. E’ arrivato il computer e spesso, quando facciamo “due chiacchiere”, è la tastiera a vibrare mentre le corde vocali rimangono a riposo per ore. La fa da padrone facebook, che in pochi anni ha conquistato oltre 17 milioni di italiani. Tra loro ovviamente...