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I bambini che balbettano hanno una incapacità nel tenere il ritmo


E’ quanto emerge da una ricerca recentissima condotta alla Purdue University negli Stati Uniti (Olander, Smith et al. 2010). La ricerca è stata condotta su 17 bambini balbuzienti e su 13 non balbuzienti (controllo).

I bambini dovevano battere le mani a tempo prima insieme ad un metronomo con battiti ad intervalli di poco più di mezzo secondo (600 ms) e poi mantenere il tempo per altri 32 battiti senza l’aiuto del metronomo. I risultati hanno mostrato come una parte dei bambini balbuzienti non ha problemi ma, nel 60% dei casi, i bambini mostrano una difficoltà a mantenere il tempo molto alta addirittura anche a paragone con la peggiore prestazione dei normoloquenti. La ricerca riguarda bambini di età compresa tra i 4 e i 6 anni per i quali è quindi il ritmo ad essere, in molti casi, un elemento coinvolto nel loro problema di balbuzie.

Peter Ramig della University of Colorado suggerisce ai genitori dei bambini che balbettano di incoraggiarli a cantare, ripetere filastrocche sopratutto nei periodi di maggiore disfluenza. “Può dunque essere un libretto illustrato, una filastrocca o una canzone un interessante mezzo di regolazione del ritmo purché – precisa Enzo Galazzo – venga presentato in forma ludica. Un bambino non deve essere trattato nello stesso modo a tutte le età. Approcci terapeutici espliciti infatti fanno solamente aumentare la consapevolezza del problema, elemento che può influire notevolmente sulla cronicizzazione della balbuzie”.

Fonte: Journal of Speech and Hearing Research

Approfondimenti su:
http://www.viveresenzabalbuzie.it
http://www.perlaparola.com

 


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