Ascolta l'articolo

Scarica l'articolo in PDF

 


Scopriamo quali false credenze ha un balbuziente sull’idea del parlare in pubblico


Sappiamo il motivo per cui abbiamo paura dei serpenti. Potrebbero avvolgersi attorno e stritolarti in pochi secondi oppure il loro veleno ucciderti ancor prima. Sappiamo il motivo per cui abbiamo paura dell’altezza. Si potrebbe cadere e spiaccicarsi sul marciapiede.

Ma di parlare in pubblico? Perché è così orribile?

L’oratore fluente pensa: “La mia mente sarà completamente vuota e farò la figura del cretino”.

Il balbuziente pensa, “Potrei non essere in grado di dire qualcosa davanti a tutti e farò la figura del cretino!“.

“Apparire come uno stupido”, è quindi la vera paura! Possiamo dedurre che forse, come balbuzienti, abbiamo in comune con il resto del mondo più cose di quanto pensiamo. Certo, nessuno vuole apparire come uno stupido, soprattutto di fronte a persone che si aspettano tutt’altro da te.

Fin dalla più tenera età, si impara a “essere come gli altri,” per adattarsi e diventare parte della folla. Si indossano gli stessi abiti, si mangiano gli stessi cibi, si balla la stessa musica. In altre parole, rispondiamo alla pressione reciproca cercando di essere come tutti gli altri. Ci sono però persone che non si sentono parte della folla.

Suona familiare? Certamente quando hai balbettato tutta la tua vita sai come ci si sente ad essere diversi. Noi che balbettiamo generalmente ci siamo sempre sentiti diversi da tutti gli altri. Abbiamo sempre avuto la visione di un diavolo nel momento di comunicare, nel momento di condividere i nostri pensieri, a differenza di come invece vediamo fare agli altri con tanta facilità.

Di conseguenza, abbiamo sviluppato due pilastri su cui abbiamo costruito la nostra vita:

  1. Siamo diversi da tutti gli altri.
  2. Gli altri (cioè i normofluenti) non hanno problemi di nessun tipo nella comunicazione.

Indipendentemente dal fatto che entrambi questi assiomi sono totalmente sbagliati, noi che balbettiamo abbiamo la tendenza a costruire la nostra vita su queste basi. Così, quando anche il pensiero di parlare in pubblico entra nella nostra mente, indietreggiamo spaventati per la nostra totale incapacità di farlo, e semplicemente non crediamo neanche per un minuto che un normofluente possa essere spaventato di parlare in pubblico. E pensiamo: “Ehi, sei normofluente, di cosa puoi eventualmente aver paura? Io sono balbuziente. So di cosa ho paura”.

“Interessante questo punto di vista”- commenta Enzo Galazzo, che nei suoi corsi affronta il “public speaking per balbuzienti” , e chiarisce – Potremmo dire che chi balbetta deve quindi tenere a mente 5 verità:

  1. Siamo più simili agli altri di quanto possiamo immaginare.
  2. La gente fluente è spaventata all’idea di parlare in pubblico come noi (qualche volta anche di più)
  3. Balbettare non è un problema così grosso per gli altri come lo è per noi.
  4. Parlare in pubblico è un’ arte appresa. Chiunque può imparare, balbuziente o no.
  5. Una comunicazione efficace non è una questione di scorrevolezza. Comunicazione e scorrevolezza sono concetti diversi.

(Fonte: Public speaking for stutters di Russ Hicks – Texas, Stati Uniti d’America – tradotto e riadattato dalla redazione di balbuzie-news)

Approfondimenti su:
http://www.viveresenzabalbuzie.it
http://www.perlaparola.com

 

BalbuzieNews.it consiglia anche questi articoli:

  • Prof. non è così che mi aiuti!
    Prof. non è così che mi aiuti!

    Un racconto di Enzo Galazzo tratto dall'esperienza vera di una ragazza calabrese fa luce sul dialogo interno dell'alunno balbuziente. “Ma non sai leggere! Che vieni a fare a scuola? Leggi bene… altrimenti non sei adatta a frequentare questa scuola! Tantomeno la mia classe!” Erano trascorsi molti giorni da quelle parole, ma Francesca (la chiameremo così) non riusciva a dileguarle dalla sua mente. Quel professore, da lei tanto...

  • Concezione del tempo in chi balbetta
    Concezione del tempo in chi balbetta

      Il tempo che passa non è per tutti uguale. Sembra che chi balbetta percepisca il tempo in maniera errata Si balbetta di più in situazioni di pressione comunicativa. Chi balbetta ha infatti la sensazione che il tempo a disposizione sia sempre poco. E’ la sensazione che molti studenti balbuzienti sentono all’interrogazione o all’esame universitario, è come se il timore che sopraggiunga un blocco...

  • Il ciuccio: un fattore di rischio per la balbuzie
    Il ciuccio: un fattore di rischio per la balbuzie

      Nuove indicazioni sui fattori di rischio aprono la strada alla prevenzione della balbuzie Se usa il ciuccio o succhia il dito oltre i tre anni ha una probabilità tre volte superiore di sviluppare difficoltà nel linguaggio futuro rispetto ai suoi coetanei che non hanno la stessa abitudine. E’ uno studio dell’Università di Washington a rivelarlo in un articolo sulla prestigiosa rivista BMC...

  • Il discorso del Re: un film che aiuta a conoscere
    Il discorso del Re: un film che aiuta a conoscere

    La sensibilità del balbuziente, lo scetticismo nei confronti di una soluzione, la valutazione di una strada che porta alla soluzione solo dopo una sonora sconfitta. Questi alcuni punti toccati dal film “Il discorso del Re”. E’ infatti dopo il clamoroso blocco nel discorso al Wembley Stadium del duca di York, solo dopo Re d’Inghilterra, che la moglie, impeccabile donna che ama incondizionatamente, si mette alla ricerca...

  • Ansia, quanto male mi fai?
    Ansia, quanto male mi fai?

      Ansia e balbuzie un binomio indissolubile al centro di alcuni studi internazionali Nessuno direbbe mai che Fiorello è una persona ansiosa. Non lo direste voi, ma è lui stesso a confessarlo ai microfoni di una giornalista durante un’intervista a “La storia siamo noi”. Infatti alla domanda “sei ansioso?” – risponde - “Ammazza! Ho sempre timore di salire sul palco, ma sono riuscito a domare la...